C'è troppa Biellese per il fragile Oleggio, "manita" bianconera - I AM CALCIO BIELLA


C'è troppa Biellese per il fragile Oleggio, "manita" bianconera

La Biellese, gruppo compatto in festa
La Biellese, gruppo compatto in festa
NovaraEccellenza Girone A

Di fatto, non c'è stata partita almeno a livello di risultato; troppo forti le motivazioni messe in campo da La Biellese che sta correndo per conquistare un posto in Serie D che in casa laniera viene considerato l'habitat naturale per una società dalle fortissime tradizioni. Soprattutto se confrontate con quelle di un Oleggio ridotto ai minimi termini da assenze ed infortuni e che anche a Biella, su questo fronte, ha pagato un dazio altissimo perdendo a gara in corso anche l'ex Canton, in campo per poco più di un tempo. I bianconeri di Rizzo tuttavia hanno fatto un'ottima figura, confermando la propria candidatura per il testa a testa con l'RG Ticino che, probabilmente, si protrarrà fino alla fine di questo mini-torneo ormai già giunto alla sua fase discendente.

Attacco sfavillante Eppure ci ha provato l'Oleggio, soprattutto nei primi minuti, a tenere testa alla compagine biellese che non ci ha messo più di cinque minuti a trovare la quadratura del cerchio. Roano, di ritorno a Biella, aveva varato un Oleggio raccolto in cui, mancando anche Elca come riferimento avanzato, si è affidato al solo Elca in fase offensiva, raccogliendo la squadra in due linee raccolte tra difesa e centrocampo nella speranza di intasare gli spazi a La Biellese, formazione dall'attacco atomico in cui Bonura diventa il perno, tra centrocampo e attacco, di una squadra portata all'offesa. E proprio l'ex Stresa al 6' sfrutta la ripartenza in contropiede di Menabò, che protegge palla su Casarotti trovando largo il compagno, per scoccare un diagonale che trafigge Garavaglia e manda subito in vantaggio i lanieri. Il gol lancia i padroni di casa che crescono esponenzialmente arrivando spesso e volentieri vicini al raddoppio: al 10' Artiglia si infila quasi indisturbato nella statica difesa ospite ma la sua conclusione centrale viene letta facilmente da Garavaglia, al quarto d'ora slalom da discesista nel traffico per lo stesso attaccante che fallisce il compito più semplice, il tiro in porta, alzando oltre la traversa da ottima posizione. Pochi secondi e ci prova Menabò dal limite con un tiro da fuori che non inquadra lo specchio. L'Oleggio? Deve attendere il 18' quando il bello spunto sulla destra di Altamura che in prossimità della linea di fondo lascia sul posto Facchetti, recapita la palla a Vanoli che quasi a botta sicura si vede il tiro ribattuto dal clamoroso salvataggio di Davide Gila. Un fuoco di paglia però perché La Biellese riprende presto a macinare gioco e occasioni fino a quando perviene al raddoppio, non prima di aver timbrato un palo con l'indiavolato Artiglia che vince il duello con Marianini ma viene fermato dal montante a Garavaglia battuto (21'). Di lì a poco tuttavia l'ennesimo affondo di Menabò nella difesa oleggese versione gruviera (nell'occasione si infortuna anche Marianini) permette alla punta centrale di pescare ancora Bonura per un remake del vantaggio, diagonale da posizione defilata e la doppietta è servita. Più di orgoglio che con convinzione l'Oleggio si scuote nel quarto d'ora finale di prima tempo, ma i novaresi mancano il gol che potrebbe riaprire la sfida veramente per questione di dettagli: al 31' Cerutti fa la sponda per Canton che sguscia tra le maglie bianconere freddando Vero ma il guardalinee ha la bandierina alzata e l'arbitro non può far altro che annullare; ancora Canton protagonista al 35' con una bordata che timbra la faccia interna della traversa e rimbalza in campo tra gli smoccolamenti dei tifosi ospiti e poco prima del riposo con una punizione dai venti metri che Vero, non senza qualche problema, alza oltre la traversa.

L'ennesimo infortunio Sembrano esserci i presupposti per vedere un Oleggio più dentro la partita nella ripresa ma La Biellese è spietata e al 3' provvede ad allungare ulteriormente il distacco con un'azione ficcante sull'asse Artiglia-Kambo che Menabò finalizza in piena area di rigore nonostante un primo controllo complicato e l'assenza ingiustificata della difesa ospite. In più piove sul bagnato perché al 5' anche Canton è costretto ad alzare bandiera bianca dopo un guaio muscolare al termine dell'ennesimo spunto in solitaria provato dal volenteroso ma sfortunato ex: al suo posto in campo Carta, ma non sarà la stessa cosa per un Oleggio che affonda. Al 12' l'ottimo Davide Gila lancia il 4-0 con un'azione da manuale dell'incursore affondando il coltello nella difesa "orange" prima del tocco radiocomandato verso Artiglia che prende il mirino e spara alle spalle dell'impotente Garavaglia che al 22' salva la propria porta intervenendo con istinto e tempismo sulla conclusione di Di Sparti, lasciando poi a Barbaglia il compito di rinviare con il difensore che spara su Naamad e per poco non combina la frittata, con la palla che esce di un niente. Alla mezz'ora Reinado prova a trovare lo spazio per battere a rete ma viene fagocitato dalla difesa biellese che rilancia l'azione che, al 33', permette ad Artiglia di firmare il pokerissimo con una bordata dal basso verso l'alto che si infila sotto la traversa. Dopo, è solo accademia perché nessuno in campo spinge più e il 5-0 diventa il verdetto di una gara che praticamente non è mai cominciata.

LA BIELLESE-OLEGGIO 5-0

Reti: 6' Bonura, 27' Bonura, 3'st Menabò, 12'st Artiglia, 33'st Artiglia.

La Biellese (4-4-2): Vero; Mazzucco, Muzzolon, Agnesina, Facchetti; Cervato (17'st Naamad), D. Gila (20'st Bernaudo), Kambo (14'st S. Gila), Bonura (17'st Di Sparti); Artiglia, Menabò (30'st Ferrari). A disposizione: Rainero, Sessa, Tomasino, Latta. All. Rizzo.

Oleggio (4-1-4-1): Garavaglia; Pici, Casarotti, Marianini (28' Barbaglia), La Placa (11'st Reinado); Botto Poala; Altamura (44'st Bottazzi Trentani), Vanoli (28'st Sodero), Prandini, Canton (5'st Carta); Cerutti. A disposizione: Lepore, Sironi, Tripodi, Passarella. All. Roano (squalificato, in panchina Nicolini).

Arbitro: Borello di Nichelino.

Note: Ammoniti Canton, Botto Poala e Pici, tutti per l'Oleggio.

Carmine Calabrese